Sostenibilità & Ristorazione

Arca Grandi Impianti lavora ogni giorno affinché il connubio tra ristorazione e sostenibilità sia reale e concreto

Cucine professionalità e visione sostenibile

Arca Grandi Impianti affronta oggi un tema spinoso ma che ha bisogno dell’aiuto di tutti. Quello della sostenibilità.

Oggi l’attenzione al tema ambientale è di primaria importanza. Possiamo senza dubbio affermare che abbiamo chiesto e preteso più del dovuto dal pianeta e, adesso, stiamo iniziando a pagarne le conseguenze. Cosa significa tutto questo? Che non possiamo aspettarci che qualcuno o qualcosa risolva il problema per noi, non possiamo, in pratica, starcene con le mani in mano senza fare anche la nostra parte. Si, anche nel nostro lavoro e no, non è impossibile applicare un modus operandi che unisca la cucina professionale con una visione sostenibile e senza sprechi.

Il cibo e la rivoluzione ambientale

La lotta agli sprechi e la eco-sostenibilità sono temi che finalmente sono entrati anche nel mondo della ristorazione e della cucina professionale. Arca Grandi Impianti lavora già da molto a questo processo di cambiamento – non solo nelle cucine – e un esempio è il Trattamento dell’Acqua in collaborazione con Alma di Cosmetal di cui ti abbiamo parlato in particolare qui – ma non solo. Se è vero che i nostri prodotti sono tesi ad un sempre minor impatto energetico è anche vero che a fare la differenza, molto spesso sono le pratiche virtuose messe in atto nelle cucine.

Una cucina professionale in grado di limitare al massimo il consumo energetico, gli sprechi e la conseguente produzione di rifiuti e i danni all’ambiente, renderà il tuo locale, il tuo hotel, la tua mensa un luogo in cui lavorare per rendere felici i clienti e rendere felice la Terra.

L’eco-sostenibilità nasce nel tuo quotidiano. Quando sei in cucina puoi fare molto più di quanto credi per ridurre l’impatto ambientale, l’inquinamento e salvare il pianeta.

ARCA GRANDI IMPIANTI

Pianificare gli acquisti

Un buon modo di iniziare a cambiare modo di lavorare è impostare una accurata pianificazione dei prodotti da acquistare per evitare una produzione eccessiva e un conseguente spreco alimentare. Molti moderni sistemi di cucina – ad esempio memorizzano i piatti già preparati, la loro frequenza, le loro quantità e il loro ritiro. Tali dati di consumo permettono di pianificare facilmente in anticipo e con maggiore precisione, così da esser consapevole su cosa serve per la preparazione dei piatti.

Acquistare prodotti a km 0

Una delle fasi più delicate del tuo lavoro è il processo di acquisto delle materie prime. Da solo concorre ad una alta percentuale del tuo successo e della tua professionalità. Eppure, è già in questa fase che si può pensare anche al bene dell’ambiente. Le merci acquistate a km 0, ad esempio, da produttori sostenibili, spesso viaggiano meno contribuendo così a diminuire il traffico su gomma, riducendo le emissioni di CO2, oppure non provengono da allevamenti intensivi, coltivazioni non sostenibili e non sono rispettosi dell’ambiente in cui vengono lavorati.

“AGISCI: pensa globalmente, mangia localmente”

 
OBIETTIVI AGENDA 2030 ONU PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Acquistare il pesce: pensare ad un nuovo modo

Nelle piccole cose si attuano i grandi cambiamenti. Noi di Arca Grandi Impianti lo ripetiamo sempre ai nostri clienti che, per fortuna, hanno la nostra stessa visione. Ed è per questo che, un altro esempio virtuoso si applica all’acquisto del pesce. Nel momento in cui si comprano prodotti ittici un marchio di qualità ne attesta l’origine. Molte associazioni ambientali, inoltre, forniscono indicazioni su dove acquistare il pesce in modo da evitare la sovrapesca di specie a rischio e questo è per te e per la tua cucina un ottimo punto di partenza. Una volta acqustato del pesce, ricorda che Arca Grandi Impianti sarà al tuo fianco per la sua conservazione, per le migliori soluzioni di preparazione ma anche, a monte, per la sua distribuzione e vendita.

Sviluppa una strategia di prevenzione

Prevenire è meglio che curare. Quante volte hai sentito questa frase? Molte, certamente ed è un antico proverbio la cui saggezza non dovremmo mai dimenticare. Certamente, infatti, sviluppare ed applicare una strategia per evitare gli sprechi alimentari può aiutarti ad acquistare per la tua cucina solo le quantità di prodotti davvero necessarie, eliminando gli avanzi. Perciò, è sempre il caso di controllare, analizzare gli scarti e focalizzarsi su quali sono le fasi di lavorazione in cui la tua cucina ne produce maggiormente. Attraverso questo accorgimento potrai scoprire dove il tuo sistema può essere migliorato in favore di una maggiore ecosostenibilità, per te e la tua impresa, adottando misure di adeguata prevenzione.

Risparmiare energia

Mai come in questo periodo il risparmio energetico e l’emergenza in atto tocca davvero tutti, in particolare chi, come te, ha un’impresa commerciale. Ma non c’è sempre e solo da spaventarsi. Arca Grandi Impianti ti è vicino grazie a soluzioni ottimali che ti aiutano a verificare e ridurre i consumi energetici. Naturalmente, nel quotidiano esistono piccoli accorgimenti che ti offrono una mano nella gestione: verificare il consumo delle macchine, – ad esempio le nostre numerose soluzioni permettono di preparare i piatti molto più velocemente e il loro bilancio energetico è decisamente migliore – spegnere gli apparecchi quando non in uso, far analizzare le attrezzature.

Per Arca Grande Impianti la salvaguardia dell’ambiente e, in particolare, della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresentano un impegno scrupoloso. Come agenzia ufficiale Zanussi Professional, garantiamo controlli di qualità rigorosi e il pieno adempimento ai requisiti di sicurezza, conformità, resistenza e prestazioni.

“Il cibo che tradizionalmente definiamo buono, pulito e giusto, diventa anche sano. Perché la salubrità è un argomento fondamentale, e quando si parla di salute sempre più spesso si fa riferimento a ciò che si mangia e all’ambiente in cui si vive.”

GAETANO PASCALE DI SLOW FOOD

Ridurre il consumo di acqua

Un altro tasto importante del meccanismo dell’ecosostenibilità in cucina riguarda il consumo dell’acqua. Come la scorsa estate ci ha insegnato, il problema della siccità dovuta alla scarsità di acqua è un problema non di poco conto ed un segnale allarmante per il Pianeta e per noi che lo viviamo. Ragion per cui, altro tassello virtuoso di una direzione più eco è iniziare dalle cose che più spesso si verificano in una cucina professionale o in un locale: perdite da rubinetti o da scarichi, ricorda di far riparare questi danni il più velocemente possibile o poi scegliere macchinari per il lavaggio efficienti da ogni puto di vista. Anche in questo caso, Arca Grandi Impianti mette a tua disposizione le soluzioni professionali messe in campo sono molte per poter migliorare il risparmio consapevole dell’acqua, senza che la qualità del tuo lavoro sia minimante intaccata.

L’ecostenibilità è uno si quegli ‘ingredienti’ che non può più mancare nella tua ristorazione o nel tuo locale e Arca Grandi Impianti sarà al tuo fianco, con tutti i suoi migliori prodotti professionali per un futuro più consapevole e sostenibile. 😀

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Food Marketing: la comunicazione arriva in cucina

Arca Grandi Impianti crede nell’importanza della comunicazione e nel valore dell’informazione per clienti sempre più consapevoli

Food Marketing: cos’è e a cosa serve?

Arca Grandi Impianti opera nel settore della ristorazione e dell’impresa da molti anni e conosce molto bene tutte quelle dinamiche che esulano dai confini dei fornelli… come quelle che riguardano la comunicazione ed il marketing in cucina.

Meccanismi, strategie e soluzioni che possono essere racchiuse in una semplice locuzione: Food Marketing. Ma cos’è davvero e di cosa si tratta?

I dati ci parlano in maniera chiara: agli Italiani piace andare a mangiare fuori, in locali e ristoranti – almeno 5 volte al mese, in media – e questo si traduce, per i professionisti del settore, nel dover stare al passo con desideri, tendenze anche estere, mercato e novità del comparto agroalimentare in un mondo sempre più agguerrito.


Il risultato? Un nuovo contesto nel quale il mondo della cucina tradizionalmente inteso si incontra con un consumatore profondamente consapevole, informato, non più solo alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa, ma un luogo dove vivere un’esperienza, nel quale riconoscere una forte identità di brand, valori condivisi così da poter instaurare una relazione con i servizi ed i prodotti offerti dal locale, prima, durante e dopo l’esperienza.

In tale nuova percezione e visione entra in gioco il food marketing. Già perché la relazione che si instaura tra un brand e i suoi clienti è basato – come nelle relazioni umane – sulla reciproca comunicazione, sul dialogo e sulla fiducia, aspetti imprescindibili, anche per il food marketing, che appare ormai indispensabile all’imprenditorialità gastronomica o di ricettività.


Il mondo della cucina, ad ampio raggio, non si traduce più nel vendere un prodotto, che sia per la preparazione o per la consumazione. Arca Grandi Impianti insieme con Zanussi opera da anni ‘dietro le quinte’ di ristoranti, locali, mense e strutture ricettive per offrire al cliente la miglior esperienza possibile ma, se fino a qualche anno fa, quest’ultimo non era interessato alla storia del locale, del prodotto, dello chef, degli strumenti di lavorazione della cucina, oggi non è affatto così, anzi!

Il cibo è sempre più un attrattore di valori che vanno ben oltre il gusto: il cibo è una esperienza sensoriale, emotiva, estetica, culturale e sociale e, come tale, necessita di legarsi ad un significato simbolico.

Il cibo al tempo della Rivoluzione Digitale

Inutile negarlo: la rivoluzione digitale ha cambiato la vita quotidiana di tutti noi ed anche quelle dinamiche del vivere comune relazionale e di comunicazione si sono modellate secondo i processi dell’universo virtuale. In questo processo la relazione tra brand e consumatore è diventata fortissima, svelando una rivoluzione nella rivoluzione.


Il marketing ha affinato le proprie conoscenze e competenze, permettendo al cliente di essere consapevole, informato, ma anche più selettivo, dinamico e severo. Ciò ha costretto, in un certo senso, le imprese del settore ad imparare a creare un legame emotivo di fidelizzazione con i propri consumatori ma anche a doversi differenziare dalla concorrenza, mettendo in evidenza le proprie peculiarità, interrogandosi a volte anche su quanto era dato per scontato: il valore della propria identità d’impresa.

Così, perciò, entra in gioco il Food Marketing, quella serie di strategie commerciali che, insieme a quelle legate strettamente alla comunicazione permettono alla tua impresa di aumentare la vendita di un prodotto e la visibilità del tuo brand ma permettono anche di instaurare e consolidare un rapporto tra la tua azienda, ristorante, hotel, locale ed i tuoi clienti.

Il Food Marketing, dunque, rende coinvolgente il tuo lavoro agli occhi e ai sensi dei consumatori, cosicché il cibo assuma un plus ineguagliabile.

Arca grandi impianti

Food Marketing: 2 elementi chiave

Hai presente la vecchia pubblicità? I vecchi canali di comunicazione? Bene. Dimenticali. Non servono più, sono obsoleti e poco convincenti, perché sostituiti da nuove dimensioni di vendita, un mondo dove il brand dell’impresa, del prodotto non è più solo un marchio ma è la storia di quell’azienda e di quel prodotto, una storia nella quale il cliente diventa un personaggio che non può – più – mancare.

I canali del Food Marketing sono molti e tanto differenti. Adottare una strategia giusta non è semplice, affatto. La giusta comunicazione, per essere efficace e adatta agli obiettivi della tua impresa deve affidarsi ad esperti del settore, capaci di comprendere le esigenze della tua realtà imprenditoriale, del prodotto e dei servizi che offri ma anche in grado di intercettare quelli che sono i desideri del pubblico e dei consumatori.


Immagini & Parole sono il binomio perfetto per incuriosire ed accarezzare i sensi dei clienti, sia di quelli che già ti conoscono ed apprezzano la tua azienda e i tuoi prodotti, sia di quelli che diventeranno i tuoi prossimi clienti! Senza dubbio le immagini – quelle giuste – e le parole – quelle necessarie – come insegnano le neuroscienze, sono elementi fondamentali per evocare percezioni ed emozioni ed è per questo che saper scegliere foto, video e payoff non è un gioco da ragazzi ma può cambiare le sorti del tuo brand.

“Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio.”

Oscar wilde

Approdare online: basta questo?

In che modo, perciò agire? La tua azienda, come ha fatto Arca Grandi Impianti, deve necessariamente includere nella propria attività un piano ed una strategia di comunicazione ad hoc, legata al Food Marketing, attraverso la pianificazione di un format unico. Ciò significa che non basta approdare online, con un sito e con degli account sui social media. Ogni impresa, ogni brand ha una identità unica ed è straordinaria per questo. Proprio questa unicità è la chiave del successo di un marketing che funziona. Non ci sono regole fisse e uguali per tutti, perché la tua storia, i servizi e la professionalità che offri ai clienti ogni giorno, i prodotti che rendono i consumatori felici vanno raccontati nel miglior modo possibile.

Un buon piano editoriale, una conoscenza delle tue risorse, della storia della tua impresa e dell’originalità che metti in ciò che fai, l’identità del tuo brand e la sinegia creata con i tuoi clienti sono gli elementi fondamentali per creare una comunicazione degna del Food Marketing che si espanderà sui canali di comunicazione più adatti ed efficaci per la tua realtà, social network e web compresi ed ormai irrinunciabili, anche per il caro vecchio passaparola.

Racconta la tua storia, mostra l’identità del tuo brand, la passione per i tuoi prodotti e i clienti sapranno ripagarti dell’empatia e della fiducia che il tuo lavoro merita.

Il Food Marketing rende il tuo ristorante, il tuo locale, la tua struttura ricettiva un’icona, ti rende un ambasciatore di qualità, passione, sogni realizzati e possibili da realizzare. La tua storia diventa quella dei consumatori che scelgono te per la tua straordinaria capacità di comunicare la tua professionalità e l’attenzione che dedichi a chi entra in contatto con il tuo lavoro.

Pensi di poterne fare a meno? Noi di Arca Grandi Impianti abbiamo imparato quanto sia importante raccontarci, nonostante i prodotti che offriamo godano di una credibilità e di una qualità che non avrebbe bisogno neppure di essere evidenziata. Eppure amiamo confrontarci con i nostri partner e clienti e con i loro consumatori per un motivo ancora più semplice: crescere e migliorarci ogni giorno per offrire sempre e solo il meglio in termini di prodotti e servizi di conservazione, la trasformazione e la cottura delle materie prime e rendere ogni prodotto in qualche modo originato grazie ad Arca Grandi Impianti qualcosa di unico da ricordare e di nuovo ed importante valore.

Se al Food Marketing non potrai più rinunciare, Arca Grandi Impianti sarà al tuo fianco, con tutti i suoi migliori prodotti per cucine professionali, per realizzare le migliori storie di cucina da raccontare. 😀

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Autunno in cucina? Parola di Chef!

Arca Grandi Impianti guarda all’autunno. I grandi chef suggeriscono ricette, noi offriamo strumenti per realizzare delizie e sogni gourmet…

Chef & Autunno: cosa succede nelle cucine dei ristoranti?

Arca Grandi Impianti è già al lavoro con chef, ristoranti e locali per far sì che l’autunno nelle cucine sia una festa e non uno sbiadito e malinconico ricordo dell’estate che sta finendo.

L’autunno avvolge le cucine di colori caldi, profumi inebrianti, sapori forti e delicati al tempo stesso, prodotti che arrivano dall’orto e dal bosco, dal mare e dalle acque dolci tali da solleticare l’estro degli chef che, come sempre, sanno rendere magico ogni piatto.

Per poter offrire ai tuoi ospiti ed ai clienti menu degni d’esser ricordati, è necessario che la conservazione, la trasformazione e la cottura delle materie prime sia gestita nel miglior modo possibile, proprio come Arca Grandi Impianti, insieme con Zanussi, da sempre rende possibile.

“I giorni di settembre hanno il calore dell’estate nelle loro ore più centrali, ma nelle lunghe serate c’è il soffio profetico dell’autunno.”

Rowland Robinson

Autunno: il colore entra nei piatti

La fine dell’estate apre le porte ad una delle stagioni più ricche di tutte, in special modo nell’ambito gastronomico: l’autunno e le sue ricette sono pittoresche, variopinte, preziose nei sapori e nei profumi.

Ed anche il colore entra nei piatti che gli chef inventano: dal sottobosco giungono le nuances di funghi e castagne cui fanno eco i colori brillanti di frutta prelibata come fichi, mele, uva e pere per non parlare delle arance. L’orto, poi, si trasforma in una tavolozza di verdi straordinari, con carciofi, porri, verze, cavoli, cardi punteggiati qua e là dai toni caldi delle zucche.

Il menu di stagione: delizia e tradizione

Se è vero che i prodotti autunnali offrono molte possibilità creative è vero anche che alcune ricette tornano, anno dopo anno, ad arricchire le tavole dei ristoranti. Le preparazioni immancabili a base di zucca, funghi, tartufo e castagne, formaggi stagionati, carni decise, laccature gourmet sono spesso il leitmotiv che accompagna i primi mesi freddi.

Grandi chef di base a Milano come Eugenio Boer, Elio Sironi, Andrea Zazzara, Andrea Berton, Marco Sacco e Diego Puddu accolgono l’autunno proponendo piatti a metà strada fra tradizione e sperimentazione, in cui pregiate materie prime – dalle castagne al tartufo, dalle acciughe al polpo, dalla faraona al miele – e metodi di cottura avanzati fanno sì che il risultato non sia un semplice piatto bensì una vera esperienza per i sensi. Ed è proprio in questo che i prodotti e le soluzioni di Arca Grandi Impianti ti aiuteranno a rendere la tua cucina ed il tuo locale sempre un passo avanti.

Menu d’Autunno: idee per il tuo ristorante

Nel dettaglio, quale potrebbe essere un tipico menu autunnale? Gli chef, sono d’accordo sull’uso delle materie prime di stagione, grazie alle quali, tramite conservazioni speciali e cotture di alta qualità, la fantasia può viaggiare senza limiti.

Antipasti autunnali

L’incredibile varietà che la natura offre in questa stagione permette la prepazione di antipasti come tartes o deliziosi soufflés alla zucca, fondue di formaggi stagionati con flan di cardi, crostini con paté a base di porcini e uova pochés con tartufo. E molti prodotti della terra e del bosco, come ci insegnano gli chef, si accostano in maniera perfetta con il pesce di questa stagione, con affumicature in grado di unire il calore della terra con la delicatezza del mare.

Primi piatti d’autunno

Il caldo estivo, tra poco sarà alle spalle e anche a tavola il desiderio di caldo e tepore si farà sentire. Gli chef carpendo le necessità dei propri ospiti possono creare primi piatti di gran varietà. Paste secche e fresche, risotti e zuppe possono essere il conforto ideale in grado di accogliere prelibate varietà di funghi, formaggi, castagne, legumi, zucca e il pregiato tartufo, nero o bianco. Senza dimenticare, ancora una volta, il mix gourmet mare e terra, fusione di texture e sapori apparentemente opposti, come pesce in tempura o molluschi freschissimi mixati con vellutate di topinanbur, funghi e altre verdure.

Secondi piatti autunnali

Appare chiaro che zucca e funghi siano la regina e il re della stagione e ciò lo rivelano anche le proposte che gli chef portano nelle preparazioni dei secondi à la carte. Ecco, perciò, arricchirsi la tavola con carni prelibate spesso ripiene con frutta secca, pesce come spigola e rana pescatrice in abbinamento con carciofi e finferli, purea di zucca o topinanbur ad accompagnare selvaggina e tartares di mare e di terra impreziosite da tartufo.

Dessert gourmet d’autunno

Un menu gourmet che si rispetti e che renda felice il commensale non può restare orfano di un dessert, capace di chiudere e sigillare il pasto come un prezioso sigillo.

La stagione ed i prodotti autunnali si affidano, senza dubbio, alle castagne, al cioccolato, alle mele e, naturalmente, alla zucca, anche in vista dei festaggiamenti di Halloween. Gli chef, dunque, propongono argute preparazioni a base di cioccolati pregiati, amaretti, meringhe e mousse, in accompagnamento con arance e cannella.

Offri all’autunno il meglio, accoglilo nella tua cucina professionale e dona ai tuoi clienti e ai tuoi ospiti un menu che diventi un prelibato e prezioso ricordo.

Arca Grandi Impianti ti sarà vicino con tutti i suoi migliori prodotti per cucine professionali. 😀

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Il Trattamento Acqua

Arca Grandi Impianti sceglie per te la rivoluzione eco sostenibile

Il Trattamento dell’acqua per una rivoluzione eco sostenibile

Arca Grandi Impianti ha scelto di dare avvio ad una vera rivoluzione che porti a ripensare il consumo dell’acqua tesa ad una conversione culturale e sociale.

Cosa significa ‘ripensare il consumo dell’acqua’ ? Significa, innanzitutto, ridefinire il processo di scelte intelligenti che pongano in primo piano la responsabilità di ognuno al fine di preservare la risorsa più importante del pianeta.

“Innescare una conversione culturale dei consumi per riportare l’acqua alla sua migliore natura, rispettata, controllata, senza sprechi.”

Arca Grandi Impianti & Alma di Cosmetal

Arca Grandi Impianti porta avanti le dinamiche di questo cambiamento necessario con Alma di Cosmetal attraverso soluzioni di efficientamento ma anche di attenzione all’ambiente. Lavoriamo per il risparmio e la sostenibilità nei locali, ristoranti e mense aziendali e gli Erogatori Alma ‘trattano l’acqua, bene’.

Bere, responsabilmente

La mission di Arca Grandi Impianti si rivolge ai ristoratori e ai gestori dei locali che, oggi più che mai, hanno la responsabilità di scegliere soluzioni intelligenti e consapevoli, sia per soddisfare la clientela sempre più attenta ai temi della sostenibilità – sia per aumentare l’efficienza del locale.

Ciò può tradursi, senza sforzi, in un gesto che renda questa responsabilità un nuovo modo di lavorare, ponendo attenzione all’ecologia senza però intaccare quei processi alla base del rapporto ristoratore – cliente.

Bere responsabilmente è la visione che Arca Grandi Impianti e Acqua Alma sostengono e portano avanti insieme ed ispira oggi molti addetti ai lavori, decisi a convertire trend non più compatibili con la rivoluzione ambientale.

Acqua potabile trattata bene

Bar, Ristoranti, Locali, Mense possiedono un piano interno di ‘autocontrollo delle prassi igieniche’ che deve essere conservato, aggiornato ed esibito in regola alla richiesta da parte delle autorità competenti.

Questo documento, nella sua interezza, descrive tutte quelle procedure che i gestori attuano al fine della tutela della sicurezza e dell’igiene degli alimenti somministrati, in cui rientra anche la gestione dell’impianto di trattamento dell’acqua potabile.

Erogatori di Acqua Alma, la scelta giusta

Per questo, gli erogatori di Acqua Alma sono la scelta giusta che Arca Grandi Impianti favorisce per far sì che il tuo locale possa crescere, offrendo ai tuoi ospiti sempre acqua fresca, semplice, buona e sostenibile.

Scegli bene, diventa parte del cambiamento e protagonista del futuro.

Arca Grandi Impianti: la rivoluzione per un’acqua eco sostenibile 😀

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UNA FRONTIERA LAVORATIVA IN CRESCITA: RISTORATORI “ALL’ITALIANA”

Nell’immaginare nuovi mestieri e professioni per il futuro, il mondo del cibo e della ristorazione continuano ad essere una vera e propria miniera d’oro. Emergono ogni giorno nuove opportunità, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Laddove i gesti del bere e del mangiare incarnano la più alta forma di “sartoria della pietanza“, e dove un tempo si era perso il “gusto” di stare insieme, ecco che ritorna con forza quella familiarità che negli anni dello sballo, della visibilità a tutti i costi e della frenesia si era un po’ persa.

La tendenza, dal ristorante stellato di fama internazionale, alla piccola trattoria, fino all’hamburgeria informale ma gourmet, è quella della convivialità rilassata, perfettamente rappresentata dalla tendenza ExtraDomestic in cui si combinano accoglienza familiare, tradizione, competenze tecniche di altissimo livello e originalità nella preparazione di ricette.

Oggi il consiglio degli esperti per i ragazzi che, ammaliati da trasmissioni come MasterChef e dai suoi protagonisti, intendono intraprendere questa affascinante strada, è conoscere in modo profondo il proprio territorio, o studiare con minuziosa dovizia il territorio nel quale si vuole insediare una attività di ristorazione. Una conoscenza quasi intima, proprio come è intimo il processo della preparazione di una ricetta nella propria cucina.

Osservare le nonne in cucina, imparare trucchi, segreti e respirare giorno per giorno dalla loro passione e venerazione del gusto e della qualità artigianale delle loro pietanze. Una tradizione che dovrà poi confrontarsi con le tendenze dei nostri tempi: sostenibilità, pieno appagamento del palato e giusto valore.

Un’attività quella del ristoratore che vede nel suo compimento un impegno davvero “tosto“, ma unico nelle soddisfazioni.

IL BIVIO PER LA STRADA DEL GUSTO

Il cambio di paradigma che segna le nuove attività in questo delicato settore segue tre principali strade:

Crucial & Sustainable, con la massima attenzione alla sostenibilità dell’intera filiera produttiva, il pieno rispetto per il territorio e la scelta di materie prime selezionate ed esclusivamente “eco“.

Quick & Deep, che concilia la velocità del servizio con la qualità dell’esperienza gastronomica, trasformando anche il fast-food (compreso quelle della catene più blasonate) in un territorio tutto da esplorare, grazie ad offerte uniche, sapori particolari e ricette innovative.

Unique & Universal, che stravolge completamente le logiche della globalizzazione, usando come volano di rilancio la tradizione territoriale che, declinata con originalità, si trasforma in strumento culturale in grado di ampliare il proprio punto di vista worldwide.

Oggi, più che mai, studio continuo, preparazione, dialettica e formazione costante sono elementi imprescindibili.

Conoscere la storia, il perché e il dove degli ingredienti di una ricetta, consigliare le adeguate combinazioni nutrizionali per una dieta equilibrata e corretta, rispondere alle curiosità sulla sostenibilità e tranciabilità o preparare un cocktail indimenticabile, diventano requisiti fondamentali per un cuoco, per baristi e camerieri.

Bar, ristoranti e locali per il divertimento notturno, devono saper combinare accoglienza, consulenza ed expertise.

La grandezza di questo approccio è che è una formula tutta italiana e che si impegna al rispetto della diversità, delle produzioni, dei gusti, delle tecniche e del carattere delle cucine del territorio, facendo emergere quella professionalità nella quale gli italiani sono maestri.

Arca grandi Impianti è il partner ideale per accompagnare i giovani cuochi in questa splendida avventura. Contattataci e raccontaci il tuo progetto, siamo pronti ad ascoltarti!

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Gli italiani amano mangiare fuori.

Quante volte abbiamo sentito dire (o abbiamo detto) “Ma dov’è la crisi!? ” i ristoranti sono pieni! Sembra una banalità ma, secondo i dati del FIPE ( FipeFederazione Italiana Pubblici Esercizi) la spesa degli italiani per il il ristorante è aumentata. Insomma, gli italiani amano mangiare fuori

MANGIARE FUORI

Questo è ciò ce emerge dai dati ufficiali e licenziati nel nuovo rapporto Ristorazione 2019. Una spesa di quasi 90 miliardi di euro! Un incremento vicino all’1% e un tendenza tendenza in costante crescita da 12 continua registrando +7,2%.

I dati partono da una spesa totale che per il cibo (la spesa per mangiare) sia dentro che fuori le mura domestiche, si è attestata vicino ai 240 miliardi di euro, più di un terzo di questa cifra astronomica, oltre il 35%, è relativo al piacere di mangiare fuori casa, con un calo della spesa casalinga davvero sensibile e che ha visto nei piccoli esercizi commerciali il calo più importante.

Secondo le stime, un italiano su due mangia fuori almeno 1 volta al giorno, tutti i giorni. Questo è dovuto non solo alla volontà di concedersi una pausa o un “capriccio” presso un ristorante o un bar, ma è la naturale conseguenza delle attività lavorative. Sempre di più abbiamo bisogno di trovare velocemente un pasto, durante la pausa con i colleghi o tra uno spostamento e un altro.

Mangiare fuori casa non è solo un piacere, è una necessità dettata dai ritmi lavorativi. Per questo mangiare bene, trovare luoghi che trattano il cibo in modo corretto, che utilizzino materie prime scelte e strumenti adeguati, è di vitale importanza.

QUALCHE NUMERO

Un dato davvero esemplare è la spesa degli italiani pro-capite per mangiare fuori casa: 1.362 euro all’anno per recarsi in un ristorante. Il 62,5% delle persone intervistate da FIPE ha dichiarato di cenare fuori almeno (almeno) una volta al mese: il ristorante più battuto? Nemmeno a dirlo, la pizzeria.

Ma non solo pranzi o cene…anche la colazione è un momento che, per molte ragioni, viene consumata fuori dalle mura domestiche. Ogni giorno più di 5 milioni di italiani iniziano la loro giornata con brioche e cappuccino…o un caffè, o una pizzetta…insomma, al bar, con una spesa media che oscilla tra i 2 e i 5 euro per prendere caffè, cappuccino e cornetto. Dipende dalle zone.

Per il pranzo il 67,6% degli italiani spende al bar fra i 5 e i 10 euro, mentre per il pranzo nel weekend sono 10,7 milioni gli italiani che due volte al mese spendono fra i 16 e i 30 euro.

COSA SI MANGIA FUORI?

Ma cosa mangiamo quando andiamo fuori? Ci siamo stupiti, ma nemmeno tanto, quando abbiamo letto che il 70% degli avventori ammettono di controllare in prima istanza la provenienza delle materie prime, con preferendo i prodotti del territorio, mentre più della metà dei consumatori vuole conoscere ogni dettaglio sui piatti: origini, ingredienti, preparazione

Un altro aspetto molto interessante, e che ci deve rendere orgogliosi, è che molti italiani si dicono attenti alle politiche green dei ristoranti: il 40% richiede la doggy bag, oltre il 35% preferisce cibi provenienti da allevamenti sostenibili, se non vegetali o vegani.

Ma quali sono gli esercizi più “battuti“? Abbiamo visto che la pizzeria ha un primato indubbio, ma i numeri rilevano un aumento del 55% di paninoteche, kebab e take away, soprattutto nelle grandi città del nord.

Approfondisci ciò che possiamo realizzare proprio in questo settore in continua crescita. Fast-food, take away e finger food sono sempre più in voga e le nostre soluzioni sono semplici, omonimiche e all’avanguardia.

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Evento Gastronomico: come si organizza.

Per Organizzare un evento gastronomico di successo è necessario progettare ogni singola fase affinché nulla sia lasciato al caso. Sia che si tratti di un “piccolo evento” o di una “grande cerimonia”, ogni dettaglio deve essere curato in modo attento. In questo articolo vedremo quali sono queste fasi e come affrontarle al meglio.

Sono sempre più ricercate (e ormai diffuse) figure professionali dedicate proprio a queste attività. Non solo eventi quindi, ma eventi verticali, dove il cibo e la gastronomia sono protagonisti indiscussi.

Come Food project manager, è fondamentale conoscere bene le diverse fasi, districandosi agevolmente e sviluppandone i dettagli dalla strategia di comunicazione alla parte prettamente operativa.

1. L’IDEAZIONE DELL’EVENTO

Tutto parte da un’idea, da un sogno…o da una volontà precisa di marketing. L’organizzazione di un evento food parte dall’event concept, l’idea di progetto: dal perché (promozione, aggregazione, presentazione, gala, ecc) a come si svolgerà (eventi interni, spettacoli, assaggi, conferenze, ecc), alla location, fino agli obiettivi e all’esperienza che vogliamo far vivere agli ospiti.

Un evento gastronomico deve essere un’esperienza a 360°, che possa coinvolgere tutti i sensi. Suoni, sapori, allestimenti…tutto deve stuzzicare i sensi.

2. LO STUDIO DI FATTIBILITÀ

Lo studio della fattibilità è un processo molto importante che va affrontato in modo estremamente scrupoloso, e vale per ogni tipo di progetto.

Questa delicata fase risulta fondamentale, non solo per la buona riuscita del nostro evento, ma per avere un quadro preciso dei costi e, appunto, della fattibilità.

Tutto deve essere studiato nei minimi dettagli per non incorrere, se non in un terribile flop, in un evento scarso e poco “eccitante“. In particolare è imporrante effettuare in questa fase tutte le valutazioni circa la reale fattibilità tecnica ed economica del nostro progetto.

Disponibilità economica, eventuale ricerca di partner e sponsor, permessi per gli spazi, le apposite autorizzazioni, gli ospiti, la sicurezza e, non per ultimo, scegliere le attrezzature più adeguate per poter realizzare il miglior catering “dinamico“, sono tutti aspetti da decidere in questa fase per non trovarsi impreparati.

3. UN’ATTENTA PIANIFICAZIONE

Come organizzare i tavoli? Ci saranno tavoli? Le bevande verranno servite in un unico spazio oppure personale di sala girerà tra gli ospiti con vassoi carichi di bicchieri? Ci sono gli spazi per realizzare questo tipo di scenario?

E ancora, gli impianti permettono una cucina a gas o è preferibile un piano elettrico? Abbiamo abbastanza potenza dal fornitore di energia?

Altra particolare attenzione va al periodo in cui il nostro evento si svolgerà, evitando, se possibile, di sovrapporlo ad altri eventi rilevanti che, magari, si rivolgono proprio allo stesso target rivelandosi così in concorrenza.

Ovviamente un sopralluogo (anche più di uno) presso la struttura che ospiterà il nostro evento è OBBLIGATORIO, ma avere una pianta per poterci ragionare con calma seduti al proprio tavolo è assolutamente consigliabile, magari facendo alcune fotocopie così da avere un originale pulito sempre a disposizione. 🙂

4. LA REALIZZAZIONE IMPECCABILE

Il momento topico dell’organizzazione trova il suo massimo sviluppo nello svolgimento dell’evento gastronomico.

Non bisogna certo immaginare però che, anche se ben pianificato, tutto si svolgerà senza tenere sotto controllo ogni attività. E’ indispensabile, non dimenticare tutti gli aspetti che, anche se previsti nella fase di organizzazione e pianificazione, possono costringerci ad affrontarne imprevisti che necessitano di valutazioni e azioni immediate.

Queste novità spesso inaspettate, non solo ci permettono di concretizzate le decisioni prese nelle fasi precedenti, ma ci “costringono” a prendere decisioni straordinarie. Richieste particolari, improvvisi cambi di clima, rivalutazione dell’agenda da parte degli organizzatori, sono tutte eventualità che vanno affrontate con grande maestria e professionalità.

5. LA CHIUSURA DELL’EVENTO.

Anche se considerata la “fine” e, una volta che gli ospiti se ne sono andati soddisfatti potendo tirare un sospiro di sollievo, la fase di chiusura contraddistingue un momento durante il quale l’attività dell’event manager diventa particolarmente delicata.

E’ la fase dello svolgimento delle attività amministrative, della rendicontazione, della sistemazione di tutti gli spazi, della raccolta dei materiali, compresi quelli dimenticati (succede, non crediate che sia così remota come ipotesi :)) e del coordinamento delle squadre attive sul posto: catering, fotografi, personale di sala, sicurezza.

6. LA VALUTAZIONE DELL’EVENTO.

Per capire se un evento ha funzionato o meno, è fondamentale affidarsi a metriche e numeri il più chiari possibile. Non è detto che il delta tra spesa e ricavo (ammesso che ci sia), debba essere positivo per valutare in modo positivo la riuscita del nostro evento gastronomico.

La valutazione di un evento è un momento particolarmente significativo: dai risultati ottenuti potrà dipendere, il ripetersi dell’evento, la sua scomparsa oppure il suo affidamento a un altro team organizzativo.

In questa fase sarà valutato l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e il grado di soddisfazione da parte del pubblico e degli stakeholder.

Qualunque sia il tuo progetto, affidati ai migliori. Grazie agli esperti di Arca Grandi Impianti, potrai accedere ai migliori prodotti per la ristorazione professionale, sia tradizionale che “in movimento”, contattaci!

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Una cucina su misura…perfetta!

La cucina su misura. Difficilmente la cucina riesce ad essere uno spazio che permette l’inserimento esclusivo di componenti standard. Fornire attrezzature su misura per creare la cucina secondo esigenze e aspettative personali, è una sfida vinta per Arca Grandi Impianti.

La cucina su misura: una questione personale

Chiunque operi nel variegato mondo della cucina, sa che difficilmente può essere uno spazio dove poter inserire esclusivamente componenti standard. Ogni operatore ha necessità diverse, un modo di lavorare personale che deve essere supportato dagli strumenti, e non viceversa.

Ognuno ha le proprie routine in cucina, il proprio processo di “creazione” e per questo occorrono misure, materiali, tecnologie customizzate, le più vicine alle sue necessità.

La cucina su misura. Normative severe e spazi ridotti

Oltre agli aspetti più intimi e personali, bisogna anche tenere conto delle dimensioni dei locali e delle normative, spesso molto vincolanti. Installare tutti gli elettrodomestici necessari, i fuochi, i piani di lavoro ed un impianto completo di aspirazione, non è semplice soprattutto quando si hanno a disposizione dimensioni ridotte. La situazione si complica nel caso in cui la normativa vigente e locale sia particolarmente rigida e rigorosa.

Proprio per questo esiste la possibilità di installare cucine e impianti di aspirazione su misura anche per piccoli spazi, e là dove ci siano difficoltà strutturali.

Per la tua cucina su misura basta una volontà forte e un progetto serio

Nulla è impossibile quando c’è un progetto serio e una volontà forte. Comunque potrebbe essere necessaria la consulenza di progettisti e tecnici specializzati.

Insieme a loro potrai ottenere i piani di lavoro che desideri in base agli spazi di cui disponi e al tipo di routine che segui in cucina. Piastre elettriche, forni compatti dalle linee più contenute nelle dimensioni, ma ad alte prestazioni.

Proprio per coniugare praticità e alte prestazioni, il forno più adatto è senz’altro il Compatto Eazy a 6 griglie. Con un piccolo grande forno puoi davvero trasformare uno spazio ridotto in una cucina dalle alte prestazioni, per garantire elevatissimi standard qualitativi.

Esistono strutture dove la realizzazione di sistemi di aspirazione ed areazione, nel rispetto delle normativi vigenti e degli spazi disponibili, può risultare particolarmente complessa. Niente paura, i tecnici di Arca Grandi Impianti sono in grado di provvedere all’installazione di canalizzazioni e motori su misura, utilizzando gli spazi al centimetro.

Arca Grandi Impianti: rigore e competenza per progetti su misura

Arca Grandi Impianti è orgogliosa di aver contribuito a creare o ad ampliare l’offerta di tanti locali che necessitavano di un allestimento su misura.

Non solo pianali, tavoli, ma anche elettrodomestici fuori sagoma, impianti di areazione, isole di lavorazione.

Qualunque sia l’ambiente in cui devi o scegli di lavorare, saremo in grado di disegnare il progetto giusto: ergonomicamente adeguato per tutte le attività. Dalla preparazione dei piatti, alla loro cottura, fino al momento del servizio, studieremo insieme ogni angolo del tuo locale.

Con Arca Grandi Impianti non esistono problemi, ma solo soluzioni!😉

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Il Battutino – La cucina per passione

In via Farini, nel pieno centro di Bologna, esiste il locale perfetto nella posizione perfetta, “Il Battutino”: il locale di gastronomia per chi desidera sapori autentici e piatti preparati da chi cucina con vera passione.

Il locale perfetto nella posizione perfetta

Nel centro storico di Bologna, in via Farini n. 23/b, proprio a due passi dalle Due torri, “esiste il locale perfetto nella posizione perfetta”. Stiamo parlando de “Il Battutino” il locale di gastronomia dove la qualità è una passione.

In questo delizioso locale, ogni giorno, Diva e Michela, socie e compagne, curano nei dettagli ogni ricetta e ogni menù. Ogni piatto della tradizione bolognese e “dintorni”, è una vera immersione in un gusto che ci è familiare e che riesce, comunque, a superare sempre le aspettative.

Delicati ma presenti come le loro sapienti artefici, i piatti de “Il Battutino” rievocano il sapore della tradizione, delle ricette delle nonne, dei pranzi domenicali in famiglia.

“Il Battutino”: cosa dà sapore ai cibi e…il segreto della buona vita

Ma perchè “Il Battutino”? La scelta di denominare così questo locale, nasce dal nome del sale aromatizzato, la Salamoia bolognese: ciò che sa conferire il giusto sapore al cibo senza snaturarne origine e significato.

Sale, rosmarino, salvia, aglio e pepe tutto battuto con il coltello o, meglio ancora, con la mezzaluna ed ecco il battutino! Una ricetta semplice ma profumata dal sapore che fa la differenza.

E che sia questo anche un po’ il segreto della vita, aggiungere e concedersi quel pizzico di gusto in più senza cambiare troppo ciò che già ci piace?

“Il Battutino”: un sogno che diventa una realtà di gusto

Il locale perfetto nella posizione perfetta e con le persone perfette. Diva e Michela non avevano ancora condotto un proprio locale di gastronomia, quando hanno deciso di realizzare il loro sogno: aprire un locale di gastronomia.

Dopo un periodo che le ha coinvolte in uno di quei momenti della vita in cui nessuno vorrebbe capitare, finalmente trovano “Il locale perfetto nella posizione perfetta” e lo chiamano “Il Battutino”.

Già dal “titolo” scelto per la loro fucina di sapori, si intuisce tutta la vocazione per una cucina locale e tradizionale, concedendosi anche la propensione per le ricette delle regioni limitrofe. Ad esempio, in Abruzzo, le due sapienti cuoche vanno ad attingere i prodotti per le incredibilmente appetitose “Olive all’ascolana”.

Entrambe impegnate nella preparazione dei piatti, ma ognuna con la propria specializzazione, o meglio attenzione: Diva accoglie il pubblico che varca la soglia del negozio incuriosito dal profumo, mentre Michela in cucina si occupa di preparare i deliziosi manicaretti.

Sperimenta le ricette della sua mamma e della nonna, talvolta ripercorrendole fedelmente, altre volte innovandole e trasformandole in piatti nuovi, ma sempre con il sapore della tradizione.

Il locale perfetto nella posizione perfetta con la cucina perfetta

Protagoniste del locale, quindi, queste due Signore del gusto e, naturalmente, la loro cucina. Sì, perché quando hanno individuato il locale giusto, Diva e Michela si sono trovate di fronte alla non facile fase della progettazione della cucina e della scelta degli impianti più appropriati.

Ed è proprio a questo punto che Diva e Michela incontrano Arca Grandi Impianti. Sì, perché loro specialità, polpette con i piselli, ragout bolognese, friggione e poi i gustosi primi, sono frutto di una preparazione sapiente e meticolosa ma, si sa, la cottura fa la differenza.

Michela ci illumina a riguardo e racconta che la semplice verdura alla griglia, grazie al Forno Magistar, diventa “meravigliosa”. Diva aggiunge, entusiasta, che con questo forno “è come avere una persona che lavora alla notte. Inforni dieci arrosti e lui te li fa!”. Anche i piatti più semplici diventano prelibati.

Insomma, quando c’è stato bisogno di capire come progettare la cucina e quali impianti scegliere, Arca Grandi Impianti ha consigliato a Diva e Michela le soluzioni migliori per quell’ambiente, per quelle preparazioni gastronomiche e per le tempistiche volute.

Arca Grandi Impianti, dunque, parte alla progettazione di questa cucina non troppo grande che andava valorizzata in tutti i suoi spazi. Avrebbe dovuto esserci tutto, ma proprio tutto, per preparare il meglio dagli antipasti al dolce.

E così, viene introdotto il Forno Magistar, l’Abbattitore, il Frigo, il Tavolo Frigo e la Lavastoviglie, tutto firmato Zanussi.

Il successo è assicurato: le pietanze risultano più che gustose, “favolose” per gusto, profumo e qualità di cottura, oltre naturalmente che per l’eccellenza della materia prima…ma questo è  merito solo di Diva e Michela!

I passanti  cominciano a varcare la soglia di questo accogliente locale di gastronomia, vedono i piatti nel banco frigo, gradiscono le fragranze che provengono dalla cucina e scelgono tra i piatti del giorno appena sfornati.

Inizia una storia di successo che continua ogni giorno in via Farini e dentro le case dove le prelibatezze verranno gustate.

Arca Grandi Impianti è davvero orgogliosa di avere contribuito al successo de “Il Battutino”!

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Friggere sano!

Friggere sano è più importante di quanto si pensi. Punti di fumo, temperatura e acidi grassi: cosa devi sapere per non correre rischi.

Friggere sano: non è così semplice

“Friggere” e “sano”… sembra un ossimoro e, in effetti, è sempre consigliabile consumare alimenti sottoposti a questo tipo di cottura con parsimonia, ogni tanto. Comunque lo sai che con qualche accorgimento potrai godere delle delizie della frittura in modo più sicuro? Proprio così, con alcune attenzioni potrai eliminare quelle sostanze che sono veramente dannose per il nostro organismo anche solo in piccole quantità.

Quando si decide di preparare una bella frittura bisogna essere ben consapevoli che non si tratta di qualcosa di semplice, né da improvvisare senza i giusti strumenti.

Friggere sano: una questione di conoscenza

E’ necessaria una buona conoscenza dei punti di fumo, della temperatura e di come si comportano gli acidi grassi. Inoltre è molto importante conoscere le diverse reazioni degli alimenti a tutte le variabili sopra elencate.

Insomma, non si tratta di versare dell’olio in una padella ed aspettare che la nostra fetta di carne diventi una dorata cotoletta, come per magia. Meglio conoscere bene tutto quello che si deve sapere su un fritto buono e sano.

Punti di fumo, temperatura, acidi grassi, fanno la differenza per limitare gli inconvenienti di questo tipo di cottura. Ricordando sempre che i cibi sottoposti a frittura vanno comunque limitati.😊

Friggere sano: gli errori da non commettere

Purtroppo alcuni ristoranti per motivi economici scelgono di percorrere la strada meno salutare anche se, in questo caso, si rischia di imbattersi in una multa salata, ad esempio per “utilizzo di olio alterato”.

Ma il rischio di una frittura non a regola d’arte si corre anche, e forse di più, quando decidiamo di prepararla nella cucina di casa: nella classica pentola di casa è più facile di quanto non si creda, mettere a dura prova la stabilità di un olio.

Non tenendo conto di alcuni aspetti fondamentali, si creerà, infatti, un’ossidazione da cui si sprigioneranno alcune sostanze nocive.

Partiamo dal presupposto che il punto di fumo è la temperatura oltre la quale l’olio brucia divenendo nocivo, poiché sprigiona una sostanza altamente tossica, l’acroleina. Più alto è il punto di fumo e più tempo impiegherà a consumare il suo residuo acquoso, assicurandoci una frittura migliore.

Spesso, però, quando cuciniamo in casa, non abbiamo idea di quale sia la temperatura che ha raggiunto l’olio.

Vediamo allora cosa possiamo fare per seguire le giuste procedure.

Friggere sano: le best practices

Dunque, cerchiamo di essere più precisi. Il punto di fumo rappresenta la temperatura alla quale un olio inizia ad ossidarsi perché entra a contatto con l’aria. In questo caso produrrà una colonna di fumo simile a quello di una sigaretta.

Questo avviene se si frigge ad una temperatura inferiore a 160° oppure superiore a 190°. Al contrario, se si resta dentro questo intervallo, con un tempo di cottura adeguato, si otterrà la migliore frittura. Più gustosa e più sana!

La frittura non nociva è quella che non libera sostanze tossiche perché preparata alla giusta temperatura e con i giusti tempi. Ma come puoi fare per essere certo di non raggiungere il punto di fumo? Se parliamo di frittura nella cucina di casa un buon metodo è quello di utilizzare un termometro da cucina.

Quale olio scegliere

Un olio alterato si riconosce attraverso una serie di cambiamenti fisico-chimici. Ad esempio: il colore si fa più intenso o addirittura imbrunisce e la viscosità aumenta così come la tendenza a formare schiuma.

Quale olio preferire? La Fondazione Veronesi ci viene in aiuto informandoci che: ” Un olio è più resistente se contiene una quota maggiore di acidi grassi monoinsaturi”. Ad esempio l’olio di oliva, che ha un contenuto di acido oleico superiore a tutti gli altri, è molto indicato per questo tipo di cottura. Anche l’olio di arachide è ideale per una buona frittura, grazie alla sua elevata resistenza.

Al contrario, l’extravergine di oliva, non essendo raffinato è dotato di una scorta di acidi grassi liberi superiore, dunque di una quantità di sostanze che lo rendono molto pregiato. Tuttavia, proprio queste sostanze, vengono degradate ad alte temperature e, con loro, anche l’aroma, che tende a svanire.

“Ecco perché, se non a basse temperature o in presenza di una bassa acidità (ma il pH non è indicato in etichetta), il suo utilizzo nelle fritture non è consigliato.” Afferma sempre la Fondazione Veronesi.

Per quanto riguarda gli altri oli vegetali, secondo un’analisi sempre della Fondazione Veronesi, gli oli di semi di girasole, mais e soia tendono a deteriorarsi più facilmente se esposti all’aria e ad alte temperature.

Friggere, che gusto! Facciamo il punto

Per fare il punto della situazione, dunque, e seguendo le indicazioni di chi di salute se ne intende, bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti:

  • Attenzione alla quantità di olio. Non deve essere troppo né troppo poco per evitare che l’olio non raggiunga la temperatura ideale.
  • Utilizzare preferibilmente una friggitrice elettrica.
  • Evitare il “flaming wok” (da non confondere con la tecnica flambè), la pseudo “frittura infuocata”, specialità di alcuni ristoranti asiatici…ma non disdegnata anche da qualche cuoco nostrano. Questa tecnica conferisce senz’altro un retrogusto gustoso molto apprezzato da alcuni consumatori. Tuttavia quello che assaporiamo è proprio l’acroleina e gli acidi grassi liberi. ☹
  • In casa è sempre meglio evitare il riutilizzo dell’olio. Se proprio non se ne può fare a meno, sarà più opportuno non rabboccarlo. Al termine della cottura, è buona regola gettare l’olio vecchio.

I ristoranti: friggere “in regola”

Entriamo ora in un campo molto delicato, quello della regolamentazione che riguarda ristoranti e affini. Già nel 1991 il Ministero della Salute ha emanato una circolare che stabilisce alcune regole per gli esercizi pubblici e le aziende che producono cibi fritti.

Queste regole assicurano l’eventuale riutilizzo degli oli, ma in modo sicuro. Tra queste, le più importanti, nonché facilmente verificabili nel caso di un controllo, sono:

  • Utilizzare per la frittura solo oli e grassi idonei a questo utilizzo.
  • Non superare la temperatura di 180 gradi: ecco perché è obbligatorio utilizzare friggitrici dotate di termostato.
  • Sostituire frequentemente l’olio da frittura: un olio non più utilizzabile è facilmente riconoscibile dall’imbrunimento, dalla viscosità e dall’eccessiva produzione di fumo durante la cottura.
  • Se proprio si deve riutilizzare, bisogna filtrarlo.
  • Non mescolare mai olio nuovo e olio già usato.

Ma veniamo alle note dolenti. Come messo in evidenza dal sito “La legge per tutti”, non viene stabilito un limite esplicito al riutilizzo, cioè non viene chiarito se l’olio possa essere riutilizzato 2, 10 o 100 volte.

Tuttavia, forse a compensazione di questa ambiguità, la circolare del Ministero vieta di riutilizzare per la frittura un olio che, al suo interno, contenga più di 25 grammi di “costituenti polari” ogni 100 grammi di olio.

Ma come si fa a capire se sono stati superati? Nel dubbio, chi se ne intende consiglia di non riscaldare l’olio più di due volte.

I vantaggi di una buona friggitrice elettrica

Il consiglio che ci sembra più di buon senso e propedeutico per una frittura più sana è comunque quella di utilizzare una buona friggitrice elettrica. Perché?

Il termostato regolabile, di cui sono fornite le friggitrici elettriche, permette di controllare precisamente la temperatura. Quindi questo elettrodomestico è consigliabile per una questione di salute anche per chi cucina in casa, non solo per i ristoranti.

I cuochi lo sanno. Le friggitrici sono progettate proprio per non oltrepassare i 190 °C e per non superare il punto di fumo della maggior parte degli oli.

Lo sapevi, inoltre, che alcuni modelli sono dotati di un apposito coperchio che lascia uscire il vapore acqueo? Questo permette di limitare il contatto dell’olio bollente con l’aria, ritardando dunque sia l’idrolisi che l’ossidazione dei trigliceridi. Il consiglio degli esperti, poi, è quello di eliminare l’olio quando il colore comincia ad imbrunire.

Perché scegliere le friggitrici Zanussi

Un altro accorgimento molto importante è quello di predisporre una regolare e costante manutenzione della friggitrice perché non rimangano residui nocivi.

Le friggitrici modulari di Zanussi sono la soluzione ideale. Con l’intera gamma che comprende friggitrici elettriche o a gas, a una vasca, due vasche o top, sono perfette per il tuo locale.

Dispongono anche di strumento di monitoraggio della qualità dell’olio portatile opzionale per una gestione efficiente dell’olio, sono ideali per friggere cibi impanati e infarinati.

La collocazione dei tubi di fiamma all’interno della vasca, crea una “zona fredda” che trattiene le particelle rilasciate dagli alimenti. Inoltre dispongono di una regolazione termostatica della temperatura dell’olio da un minimo di 110°C ad un massimo di 190°C. Proprio la temperatura perfetta!

Tutte le friggitrici Zanussi sono dotate del dispositivo di protezione fiamma, presente ad ogni bruciatore e del termostato di sicurezza contro il surriscaldamento di serie per tutte le unità. L’accensione è tipo piezoelettrica per una maggiore sicurezza.

Una comoda valvola di scarico è posizionata sotto la vasca per un’agevole eliminazione dell’olio già utilizzato.

Inoltre, tutti i principali componenti sono posizionati nella parte frontale dell’unità per facilitare le operazioni di manutenzione e, sempre in favore della sicurezza, la particolare forma delle manopole protegge dalle infiltrazioni di acqua.

Questo e molto di più rendono le Friggitrici di Zanussi, sicure e ideali per qualunque esigenza di prestazioni e di spazio.

Contattaci per saperne di più! Che tu abbia un grande ristorante o una piccola trattoria, un pub alla moda o un intimo bar, troveremo insieme la soluzione migliore per il tuo locale!

Friggitrici di Arca Grandi Impianti, per friggere come si deve! 😉

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